Che cos’è lo scanner

by Sebastiano Piazza

Lo scanner è uno strumento che si è evoluto nel tempo. Se fino a qualche anno fa per digitalizzare un documento era imprescindibile averne uno, oggi si possono ottenere buoni risultati anche con lo smartphone.

Inoltre, da semplici “copiatori” di documenti in formato cartaceo la tecnologia oggi permette di acquistare Scanner 3D anche per un uso non professionale, permettendo di ricreare oggetti tridimensionali. Per saperne di più sullo scanner continua a leggere!

CHE COS’È LO SCANNER, STRUMENTO PREZIOSO PER IMMETTERE LE IMMAGINI DIRETTAMENTE NEL TUO PC

Lo Scanner, altrimenti detto “scansionatore d’immagini”, è una periferica esterna che è possibile collegare ad ogni computer. Consiste in un uno strumento che permette di acquisire immagini. Esso ha una forma rettangolare, caratterizzata da una base (con un vetro trasparente) ed una parte che la ricopre sotto la quale vanno adagiati gli oggetti da “scansionare” (fogli, documenti, fotografie, riviste, diapositive, ecc).

In sostanza se avete in mano una fotografia o un documento basterà inserirlo all’interno dello scansionatore per ottenerne una riproduzione nel vostro monitor. Ciò è molto utile perché tali riproduzioni possono successivamente essere modificate tramite l’ausilio di specifici programmi (definiti di “fotoritocco”) che consentono di rimuovere imperfezioni, di aggiungere affetti particolari, parti di testo, cornici o qualsivoglia modifica.

L’immagine che c’interessa “scannerizzare” subirà la cosiddetta riduzione in pixel. Ossia lo scanner agirà sull’immagine, suddividendola in minuscoli quadratini. Supponiamo che si formi su di essa una griglia immaginaria, le cui linee sono le une vicinissime alle altre. Questa griglia suddividerà la foto in sezioni di dimensioni molto ridotte, i quadratini appunto ognuno dei quali assume il nome di pixel ovvero l’abbreviazione di “elementi dell’immagine” (picture element).

La definizione delle immagini dipende ovviamente dalla qualità dello scanner, più piccoli saranno i quadratini ottenuti e migliore sarà la definizione. Per ottenere un’immagine gradevole alla vista occorre che i puntini della quale essa è composta siano davvero molto piccoli, tanto che in nostro occhio non riesca più a coglierli. Ma potremmo poi accorgerci della loro esistenza cliccando più volte sull’opzione zoom, ingrandendo sempre più l’immagine i quadratini della quale essa è composta diventano così visibili ad occhio nudo.

Lo scanner utilizza dunque una modalità ottica, nasce infatti dallo studio degli effetti visivi e degli accorgimenti che è possibile sfruttare a proprio vantaggio per ottenere determinati risultati. Secondo un procedimento simile è nato anche l’OCR, riconoscimento ottico dei caratteri, processo grazie al quale inserendo un foglio con del testo nello scanner esso verrà analizzato dal PC in modo tale che se ne ottenga una riproduzione su Word o Blocco Note, direttamente modificale o continuabile.

Insomma se avete tra le mani un documento composto da due o tre pagine pienissime di parole, non dovrete impiegare ore a ri-battere tutto di nuovo a mano perché basterà scannerizzarlo con l’OCR e potrete modificare liberamente il testo come se ne aveste posseduto da principio il file di Word.

Se pensiamo a quanto questa possibilità sveltisca notevolmente il lavoro di tante persone, o semplicemente renda ancor più pratiche le azioni di tanti studenti o liberi professionisti, ci rendiamo conto di quando lo scanner sia utile. Esso rappresenta un prodotto essenziale anche per tantissimi fotografi professionisti che, per elaborare le fotografie in formato digitale (sul PC), ne fanno uno strumento di uso quotidiano che va di pari passo con i programmi di fotoritocco.

COME FUNZIONA LO SCANNER

Usare lo scanner è un’azione piuttosto semplice perché ad esso vengono associati driver, programmi specifici, che rendono intuitivo il suo funzionamento. Spesso gli utenti ai primi passi si accontentano di utilizzare la funzione “acquisisci” per ogni tipo di file e non si preoccupano neanche di modificare le immagini così ottenute. Ciò di certo non valorizza le reali potenzialità dell’oggetto.

Ancora di più sono le persone che ignorano le fasi che portano all’acquisizione di un’immagine, in pratica il funzionamento dello scanner. Ma per diventare acquirenti consapevoli, prima ancora di interessarci dei prezzi di mercato, è necessario conoscere cosa stiamo acquistando almeno nei suoi aspetti principali. Senza pretendere di comprendere tecnicamente come funziona è necessario comprendere la ‘digitalizzazione’ di un’immagine come il risultato del lavoro di alcuni sensori sensibili alla luce.

Quando immettiamo una foto sulla superficie dello scanner, essa viene attraversata da un fascio di luce ripetutamente per tutta la sua lunghezza. Grazie a questo processo ottico, i colori vengono analizzati e se ne ottiene una riproduzione grazie a due tipi di sensori:

CCD (charged-coupled devices )

ossia un insieme di circuiti disposti in maniera lineare o quadrata. Questo tipo di sensore è quello che si trova soprattutto negli scanner a letto piano, ossia il genere che più frequentemente troviamo nei supermercati. È un tipo di sensore che reagisce alla luce e che generalmente si avvale di tre passaggi di rivelazione, uno per ognuno dei colori RGB(colori principali ossia Rosso, Verde e Blu dalla quale deriva il formato RGB, versione sintetica di Red, Green e Blue). In sostanza fa passare un raggio di luce, ne registra il riflesso, rileva la lunghezza dell’oggetto, la registra e converte il tutto in formato digitale. Il risultato della scansione dipenderà dalla qualità dello scanner, e di conseguenza dal costo dello stesso, dalla gamma dei colori riconoscibili e dalla risoluzione.

PMT (photomultiplier tubes)

composto da tubi che moltiplicano le immagini, 3 diversi associabili ai colori fondamentali, caratteristici degli scanner a tamburo, di dimensioni molto più grandi e di certo più pretenziosi di quelli che sarebbero utili per l’uso casalingo. Si tratta di una tecnologia più attempata rispetto a quella CCD, e la cui manutenzione richiede costi più elevati, a parte questo la qualità delle immagini è innegabilmente superiore. La luce emessa per scannerizzare l’immagine viene concentrata in porzioni limitate tramite l’ausilio di sensori specifici, lenti e fibre ottiche. Tale immagina è passata poi a degli specchi che tramite un processo complicato analizzano il tutto e lo rielaborano. Per entrambi i tipo di sensori, che raccolgono le immagini, è necessario poi che esse vengano convertite perché non possono certo essere riprodotte così come appaiono nella realtà.

È necessario che l’immagine passi dal formato Analogico a quello digitale, a tale scopo ogni scanner contiene un convertitore A/D che agisce in pochi istanti e realizza una riproduzione ottica dell’immagine realizzata secondo il processo dei pixel precedentemente descritto.

È necessario un piccolo approfondimento terminologico. Talvolta si crea confusione sulla parola adatta per descrivere l’atto di acquisire immagini tramite scanner, quelle più comuni sono “scannerizzare”, “scannare”, “scansire” e “scansionare”. Malgrado l’ampio vocabolario, a volte improprio, utilizzato tali termini si riferiscono tutti alla medesima azione.

ACQUISTARE UNO SCANNER

Quando si compera uno scanner, non sempre le caratteristiche migliori corrispondono a prestazioni migliori. Pensiamo ad esempio alla risoluzione, il primo fattore che tutti guardano. Potremmo anche trovare uno scanner i cui valori siano 2.400 x 4.800 punti per pollici, ossia molto grandi, altissima risoluzione. Tramite esso otterremmo delle immagini approfonditissime, minuziosamente dettagliate, e grandissime anche da essere visualizzate sul computer.

Ma sarebbe davvero utile? L’utenza media cosa se ne farebbe? Sarebbe un po’ come comprare una macchina fotografica potentissima, più grande sarà la sua capacità di catturare immagini e maggiori saranno i difetti immortalati! Tanto che potremmo preferire una foto magari meno definite, ma esteticamente migliori da vedere.

Allo stesso modo un’immagine scannerizzata che risulta così grande potrebbe contenere eccessivi dettagli tanto da riportare come enorme un granello di polvere caduto per caso sulla base dello scanner. Inoltre una figura così grande e ben definita potrebbe risultare eccessivamente ‘pesante’ anche per il più potente PC e creare problemi di gestione. Nasce dunque spontaneo chiedersi, vale la pena spendere tantissimo per uno scanner così?

Certo, la risposta dipenderà dalle vostre esigenze e dall’uso che pensate di farne.

Se l’uso che v’interessa è casalingo, potete stare sicuri con i modelli più comuni messi in vendita con prezzi che possono variare, ma tutto sommato compresi attorno ai 100 euro.

Ad ogni modo oltre ai classici scanner sono disponibili anche i cosiddetti “multifunzione”, ossia stampanti e scanner tutto in uno. In effetti questi sono molto pratici per riprodurre documenti uguali all’originale, come se fossero vere e proprie fotocopiatrici.

Eppure spesso peccano di risoluzione, creando immagini effettivamente troppo piccole. Di contro a questo piccolo handicap, risolvibile con un po’ di accortezza al momento dell’acquisto, hanno come punto a favore l’eccezionale economicità: i multifunzione possono costare anche molto poco, se ne trovano di sufficientemente buoni anche ad un prezzo di 30/40 euro.

COSA SAPERE PRIMA DI ACQUISTARE UNO SCANNER

L’acquisto di uno scanner dovrebbe quindi essere ponderato in base alle proprie esigenze.

Dopo aver stabilito l’uso – uno scanner per un’azienda è necessario garantisca un livello di prestazioni non richiesto da uno scanner per uso domestico, è bene orientarsi verso la tipologia di scansionatore di immagini più idonea alle proprie esigenze.

Vediamo quali sono i tipi di scanner presenti in commercio evidenziando le caratteristiche principali.

Lastra piana o alimentatore automatico

Le tipologie di scanner più economici sono i classici a lastra piana, utili per una scansione una tantum, ma possono diventare un vero problema quando si ha la necessità di scannerizzare molti documenti.

È bene dunque optare per uno scanner dotato di alimentatore automatico di documenti, così da non dover inserire manualmente i fogli e beneficiare di un risparmio di tempo non indifferente.

Qualità dell’immagine

Il costo di uno scanner varia di molto a seconda della risoluzione della stampa. Indicata in DPI (dots per inch). Maggiore è la risoluzione maggiore sarà la qualità dell’immagine o del testo scansionato.

È bene considerare che se lo scanner verrà utilizzato solo per scansionare documenti, allora sarà più che sufficiente un valore in DPI di 200. Se i documenti dovessero contenere delle immagini allora bisogna scegliere una risoluzione di 600 DPI.

Ogni scanner in commercio garantisce una risoluzione almeno fino a 600 DPI. Coloro che necessitano di risoluzione maggiori sono in genere le aziende operanti nel settore della grafica e della stampa. In questo caso per stampare riprodurre fedelmente immagini, diapositive o foto in alta qualità si può optare per scanner da 4800 DPI o addirittura 9600 DPI.

Funzionalità

Uno scanner di buona qualità, in genere, include alcune funzioni che lo rendono uno strumento ancor più utile.

In particolare, consigliamo di accertarsi se il dispositivo sia in grado di pulire le macchie e le imperfezioni presenti sulla pagina e se sia dotato dalla funzionalità ORC (Optical Character Recognition). Quest’ultima funzionalità è molto utile perché consente alla macchina in automatico di trasformare il contenuto del documento in un formato editabile direttamente da PC.

Inoltre, anche la velocità dello scanner potrebbe essere un fattore da tenere in considerazione. Sebbene il tempo di scansione dipenda dalla qualità e dalla tipologia del documento o dell’immagini, in generale uno scanner di buona qualità dovrebbe entro 10 secondi stampare documento in bianco e nero e in 20 secondi un documento a colori.

ACCESSORI

Un’ultima attenzione andrebbe dedicata agli accessori. L’aspetto è particolarmente rilevante per chi ha intenzione di stampare piccoli documenti, francobolli diapositive.

Se lo scanner ha in dotazione alcuni accessori che permettono il fissaggio di elementi di piccole dimensioni è sicuramente un aspetto in più da considerare.

SCANSIONARE UN DOCUMENTO CON LO SMARTPHONE

Il 2019, il 2020 e il 2021 sono anni che verranno ricordati per molti motivi. La vita di molte persone è cambiata e, in particolare, molti lavoratori hanno sperimentato i vantaggi e gli svantaggi di lavorare da casa

Molti si saranno certamente trovati nella condizione di dover scansionare un documento in Smart work, ma non avendo a disposizione lo scanner presente in azienda si sono dovuto ingegnare con lo smartphone.

È oggi possibile, infatti, ottenere buoni risultati anche lo smartphone riuscendo così ad acquisire un documento in formato cartaceo e trasformarlo rapidamente in PDF.

Per scansionare un documento con lo smartphone bisogna scaricare un’app apposita. Negli store dedicati è possibile scegliere tra: PDF scanner, Adobe Scan, TinyScanner tutte app che permettono di acquisire in digitale un documento.

Le app sopra citate hanno tutta una serie di utili funzioni:

rilevano in automatico i bordi delle pagine

permettono di scansionare a colori o in bianco e nero

inseriscono in un unico file le pagine di un medesimo documento.

Chiaramente, avere uno scanner permette di ottenere un risultato finale più professionale, ma all’occorrenza ci si può accontentare.

Per scansionare i documenti con lo smartphone, oltre che scaricare l’app il consiglio è di prendere alcuni accorgimenti, in particolare, è bene:

pulire la lente della fotocamera;

scattare la foto con un’illuminazione adeguata;

posizionare lo smartphone parallelamente al documento assicurandosi che l’intera immagine sia inquadrata.

LO SCANNER 3D: cos’è e come funziona

Scansionare oggetti in 3D oggi è una possibilità concreta, si tratta di dispositivi sia molto costosi e utilizzati per uso professionale, sia sono presenti in commercio scanner 3D a prezzi contenuti per uso domestico.

Il funzionamento degli scanner 3D si avvale di una tecnologia conosciuta come triangolazione 3D, la quale mediante l’uso di apposite telecamere rileva la superficie da scansionare, quest’ultima illuminata da un laser o da luce strutturata.

In commercio sono presenti diverse tipologie di scanner 3D. Le principali sono:

Scanner 3D fissi

Si tratta di dispositivi sorretti da apposito basamento che acquisiscono l’immagine dopo aver scansionato l’oggetto da più angolazioni. La parte più complessa del lavoro consiste nell’allineare correttamente tutte le scansioni ottenute.

Si tratta comunque di sistemi molti costosi che per essere utilizzati correttamente richiedono una buona dose di esperienza.

Scanner 3D portatili

Tale tipologia di scanner 3D è la più semplice e pratica da utilizzare. Non hanno bisogno di treppiedi ma necessitano di bersagli ottici che permettono allo scanner di individuare l’oggetto da replicare.

SCANNER 3D A LUNGO RAGGIO

Gli scanner 3D a lungo raggio sono una tipologia di scansione utilizzata in settori come l’edilizia o per opere di ingegneria inerenti alla realizzazione di barche o aerei. Hanno dunque la caratteristica di scansionare grandi aree.

Coloro che sono interessati ad acquistare uno scanner 3D per un uso domestico o semi professionali, dovrebbero considerare l’acquisto di uno scanner 3D portatile, l’unico che per dimensioni può trovare collocazione in uno studio o in un appartamento. Il dispositivo ha un costo minimo di 800-900 euro.

LINK A STI WEB UTILI PER CONOSCERE GLI SCANNER, ACQUISTARLI E APPROFONDIRE I PROGRAMMI DI FOTORITOCCO

Guida all’uso dello scanner

http://digidownload.libero.it/fotografarte/Soci/Andrea_Romano/Guida_Scanner.pdf

Formato Pdf. In alcune parti troppo tecnica e specifica, può rivelarsi una guida utile per comprendere alcune funzioni particolari dello scanner e le possibili applicazioni di fotoritocco.

Epson

guarda il catalogo con tutti i prodotti Epson, marca all’avanguardia per l’acquisto di uno scanner.

Canon

Un’altra importante azienda, visualizzate il catalogo degli scanner.

Adobe Photoshop CS3

Il programma di fotoritocco più utilizzato al mondo. Talmente diffuso da essere quasi entrato nel linguaggio comune il termine “photoshoppare”, ossia modificare un’immagine o smanettare con le funzionalità del programma. Di questo software si sono succedute negli anni diverse versioni.

Altri programmi di fotoritocco

https://download.html.it/dw/fotoritocco/

Se Photoshop vi appare troppo difficile o non risponde alle vostre esigenze (cosa piuttosto difficile a dire il vero) potete provare qualcuno di questi programmi, scaricabili gratuitamente e compatibili con windows.

(Visited 6.785 times, 3 visits today)

Leave a Comment