Migliori scanner per documenti, fotografie, pellicole, negativi 2021

by Sebastiano Piazza

Prima di svelare tutti i trucchi utili ad individuare, e quindi ad acquistare, uno dei migliori scanner ( per documenti, fotografie, pellicole, negativi, ecc ) disponibili in commercio, dovremmo forse chiarire meglio di cosa stiamo parlando. Per quei pochi che ancora non abbiano mai visto in funzione né tanto meno utilizzato questo apparecchio elettronico, diremo quindi che l’oggetto in esame altro non è che un lettore ottico per immagini.

Esso, debitamente collegato a computer, tablet ed altri devices, è in grado di catturare dei documenti (che si tratti di testi, immagini e quant’altro poco importa), di tradurli in un insieme di pixel collocati in un modo anziché in un altro e, a processo ultimato, di realizzarne la copia convertendo il documento di cui sopra in immagine digitale.

Lo scanner, non è difficile intuirlo, è uno strumento davvero molto utile che non dovrebbe mai mancare negli uffici, sulle scrivanie di chi studia o lavora in privato ed in generale in un ambiente domestico attrezzato per far fronte ad ogni evenienza e necessità. Vediamo allora come fare per acquistare un prodotto che abbia tutte le carte in regola per dirsi di buona qualità.

Scegliere uno scanner per documenti, fotografie, pellicole, negativi: suggerimenti utili

Quali sono le caratteristiche che distinguono i migliori scanner presenti sulla piazza da quegli aggeggi che in breve tempo finiscono per rivelarsi dei pessimi investimenti? Probabilmente, una volta giunti davanti agli scaffali dei negozi dedicati o effettuato il login nel nostro portale di e-commerce preferito ce lo siamo chiesti un po’ tutti, ma non sono stati in molti a sapersi dare una risposta esaustiva.

Ecco perché abbiamo pensato che possa in qualche modo tornare utile stilare una lista delle caratteristiche ideali da ricercare nel prossimo scanner da acquistare. Eccole:

Risoluzione

Si tratta ovviamente di un parametro di fondamentale importanza quando si acquista uno scanner dato che influisce in maniera più che importante sulla resa del prodotto. La risoluzione, normalmente indicata in DPI, determina infatti la definizione dell’immagine digitale ottenuta. Questo parametro, come del resto non è difficile immaginare, si rivela tanto più importante quanto più definito è il documento da elaborare.

In poche parole è chiaro che una bassa risoluzione non è mai consigliabile, soprattutto nel caso in cui si lavori essenzialmente su fotografie e su piccoli oggetti come ad esempio i francobolli. Allo stato attuale il mercato propone agli acquirenti degli scanner che non scendano mai al di sotto dei 600 DPI, valore in qualche modo sufficiente a trattare correttamente i documenti di testo ed ad elaborare, sia chiaro senza troppe pretese, anche delle immagini.

Quando si sa già a priori che una buona parte dei lavori effettuati tramite scanner dovrebbe riguardare la lavorazione di piccoli documenti, per esempio i francobolli di cui sopra, ma anche le diapositive o i biglietti da visita, il suggerimento è quello di non scendere mai al di sotto dei 4800 DPI, meglio ancora sarebbe puntare direttamente su un 9600 DPI. Attenzione: l’indice risolutivo di uno scanner è in qualche modo legato anche alla tipologia del macchinario acquistato.

Questo significa che comprando un prodotto ad assetto verticale, magari dotato anche di feed automatico, non ci si può aspettare, tranne che in rarissimi casi, di andare oltre i 600 DPI di risoluzione. Tale tipologia di prodotto infatti nasce essenzialmente per effettuare delle scansioni rapide di documenti di testo.

Quando invece si vuole acquistare uno scanner meglio adattabile alla vita casalinga è preferibile orientarsi sui flatbed, articoli sprovvisti di alimentatore automatico con risoluzione in genere prossima ai 4800 DPI. Essi, sicuramente meno veloci rispetto a quelli da ufficio, consentono di lavorare anche su immagini e piccoli documenti.

Profondità del colore

La profondità del colore è un aspetto anch’esso molto importante per la definizione della qualità di uno scanner. Questo parametro viene associato con una certa frequenza alla risoluzione e si misura di norma in bit (unità di misura quindi utilizzata per definire la ricchezza dell’immagine e la quantità di sfumature che lo scanner riesce a catturare).

Prodotti di uso comune hanno in genere una profondità di colore pari a circa 48 bit, valore al di sotto del quale è sempre meglio non scendere, ed offrono una resa tutto sommato accettabile. Chiaro che potendo sarebbe sempre meglio orientarsi su un valore superiore, ma per usi non professionali ci si può comunque accontentare…

Software

Lo scanner, come tutte le periferiche a noi oggi conosciute, funziona grazie all’installazione di alcuni file di sistema. Quando si sceglie un apparecchio del genere si deve prestare una certa attenzione al software offerto a corredo del prodotto tenendo bene in considerazione che in linea di massima nel pacchetto devono sempre essere inclusi dei programmi di pulizia della pagina, di correzione per gli errori e le deformazioni dell’immagine e di riconoscimento del testo.

Ma, onde evitare il panico nei lettori non proprio ferrati sul mondo dell’informatica, andiamo con ordine. Nel primo caso, quando cioè si parla di programma di pulizia della pagina, si fa riferimento alla necessità di restituire una copia digitale del proprio documento che sia prossima alla perfezione. Questo significa che dall’immagine ottenuta il software eliminerà, entro i limiti del possibile, eventuali macchie di muffa, segni di umidità, scarabocchi e persino patine di polvere.

Ovviamente tale tipologia di programma è importante soprattutto quando si lavora più su immagini che su documenti di testo. Il software che corregge le deformazioni serve invece a ripristinare un buon allineamento del testo. Ciò significa eliminare le eventuali ombre e raddrizzare i bordi delle pagine o del testo in senso stretto. Chiaramente la presenza di questo tipo di tool serve più che altro quando si lavora su libri e fascicoli rilegati.

Infine i software per il riconoscimento del testo, normalmente detti OCR, servono ad identificare le varie lettere che compongono le parole nonché la punteggiatura delle frasi. Il testo, una volta digitalizzato, grazie a questo programma può anche essere riveduto e corretto mediante appositi editor.

Velocità

Della velocità abbiamo già parlato, a dire il vero per sommi capi, appena qualche riga più indietro. Quello che ci preme chiarire adesso è che non tutti gli scanner lavorano al medesimo ritmo e che, in relazione al tipo di materiale su cui si dovrà agire, un buon prodotto potrà impiegare dai 10 ai 25 secondi per restituire l’immagine selezionata. Come abbiamo visto, gli scanner per uso intensivo, quelli insomma preposti alla copia rapida di documenti di testo, sono in genere molto veloci e per questo motivo vengono di norma impiegati negli uffici.

Essi però non sono il massimo nel caso in cui si vogliano riprodurre immagini vere e proprie o fotografie. Diametralmente opposte sono le caratteristiche degli scanner casalinghi. In generale comunque è bene specificare che, supponendo di dover lavorare su un foglio A4, saranno necessari circa 25 secondi per catturare una pagina a colori con risoluzione pari a non più di 300 DPI, ce ne vorranno 18 per il classico documento in bianco e nero e serviranno una dozzina di secondi invece per una foto a colori di piccolo formato.

Funzioni

Sono tante le funzioni che possono in qualche modo essere utili a migliorare le prestazioni di uno scanner di buona qualità. E’ chiaro che esse possono essere presenti nel prodotto in maniera più o meno contenuta ed assicurare rese diverse in relazione al tipo di articolo che si sceglie di acquistare. A prescindere da tutto questo però vediamo quali funzioni non dovrebbero mai mancare nei migliori scanner in commercio.

Le più semplici sono quelle relative alla copia, all’invio ed al settaggio automatico. Questi programmi sono in genere attivabili dal display dello scanner mediante touchscreen o pulsantiera. La copia serve ovviamente ad inviare in stampa la scansione appena eseguita. L’invio invece ha la funzione di allegare il documento riprodotto ad una casella di posta elettronica, ad un cloud oppure ancora ad una specifica cartella di rete.

Il settaggio automatico del documento permette invece di ottimizzare la resa finale del prodotto, caratteristica molto utile se non si è poi troppo pratici a tal riguardo e se si desidera risparmiare un po’ di tempo. Gli scanner più sofisticati poi possono offrire ai loro proprietari la possibilità di usufruire anche di un feed automatico, ossia di una particolare funzione utile a catturare spontaneamente dei documenti precedentemente caricati, di utilizzare il programma duplex (ossia il cosiddetto fronte e retro), di riconoscere il bordo pagina e di interfacciarsi con altri dispositivi mediante l’impiego di una connettività wireless.

Ora è ovvio che ad un maggior numero di funzioni in molti casi corrisponda anche un incremento del prezzo, ma è vero anche che per concludere un buon acquisto è necessario valutare a monte le proprie esigenze e le proprie competenze. Inutile comprare infatti un top di gamma dotato di tutte le funzioni possibili ed immaginabili se a stento si intende catturare sporadicamente qualche documento.

Tutto questo per dire insomma che se in linea di principio un maggior numero di funzioni corrisponde ad un prodotto migliore, non è detto che l’utente sia per questo soddisfatto del suo acquisto. Quando ad esempio non si ha la piena padronanza delle funzioni dello scanner, sarebbe meglio accontentarsi di un prodotto meno prestazionale e più economico.

Accessori

Gli accessori che sarebbe possibile allegare nel package di uno scanner sono tutto sommato parecchi. Certo, è impensabile credere di trovarli tutti nello stesso prodotto, a meno ovviamente di un bel colpo di fortuna, ma in questo caso vale tanto la regola del “più sono e meglio è”, quanto quella del “mai farne il principale criterio selettivo”. Uno degli accessori più diffusi ed apprezzati è il supporto per lavorare sulle diapositive e sulle pellicole semitrasparenti.

Nel dettaglio questo oggetto ha la forma di una sorta di griglia in cui è possibile incastonare le matrici fotografiche di cui sopra. Tutto ciò serve a far sì che tanto la pellicola quanto le diapositive non si muovano durante il lavoro dello scanner conservando in tal modo anche una buona illuminazione e producendo quindi un alter ego digitale, per così dire, di ottima qualità.

Solitamente questi accessori sono inclusi negli scanner flatbed, ma è davvero molto raro che siano presenti nei modelli economici. Un altro gadget che fa sempre comodo avere è la custodia a tracolla che, ovviamente, per meglio assolvere alla sua funzione deve anche essere debitamente imbottita.

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