Manuale stampa 3D – Tutte le domande risposte!

by Sebastiano Piazza

Da tempo pensavo a realizzare un Manuale Stampa 3D, che potesse chiarire le idee a chi guarda la stampa 3D con curiosità e vorrebbe farlo diventare un hobby. La realizzazione di un manuale stampante vero e proprio poteva essere pesante da digerire per chi fosse solo curioso, o magari per chi avesse solo qualche domanda in merito. E così è venuta l’idea di organizzarla come una serie di domande, in base al grado di profondità delle stesse nella materia.

Il blog è in attività da qualche anno e grazie all’esperienza ho potuto stilare una raccolta delle domande più frequenti che vengono poste quando si parla di stampa 3D.

Per chi è incuriosito e vorrebbe iniziare : una panoramica sulla stampa 3D per avere le conoscenze necessarie ed approcciarsi ad una nuova attività e fare le prime scelte il tranquillità.

: una panoramica sulla stampa 3D per avere le conoscenze necessarie ed approcciarsi ad una nuova attività e fare le prime scelte il tranquillità. Per chi ha appena preso una stampante 3D ed è nella fase di accensione e primo avvio.

ed è nella fase di accensione e primo avvio. Il terzo livello è dedicato a chi ha già stampato, e incontra qualche problemino, oppure vuole progredire con l’aiuto di Upgrade o impostazioni personalizzate.

In questa rassegna di tipiche domande troverete link ad articoli specializzati per argomento, guide e tutorial che spiegheranno nella maniera più chiara possibile i dubbi che ognuno si è posto nelle varie fasi. Se qui non trovate alcune delle vostre domande ponetele nei commenti! E vi risponderemo. Verranno usati anche i termini tecnici di questo campo, per permettervi di formare il vostro vocabolario 3D.

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Manuale stampa 3D: per chi è curioso e vorrebbe iniziare

Manuale stampa 3D: per chi ha comprato la stampante ed è alle prese con il primo avvio

Manuale stampa 3D: per chi ha provato a stampare e incontra qualche problema o vuole approfondire

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Manuale stampa 3D: per chi è curioso e vorrebbe iniziare

Manuale Stampa 3D : Come funziona la stampa 3D?

La stampa 3D permette, attraverso macchine apposite chiamate “Stampanti 3D” di creare oggetti solidi – macchina stampa 3d. Questo partendo da un materiale plastico in bobine e un disegno 3D (tecnologia FDM).

Inserendo il modello 3D, adeguatamente elaborato all’interno della stampante 3D, questa inizierà a fondere il materiale e a depositarlo strato dopo strato sul “piatto di stampa”. Questa addizione di materiale via via formerà il modello richiesto.

Stampanti 3 d come funzionano

Fino ad ora abbiamo descritto le stampanti a tecnologia FDM, quindi stampanti che fondono e depositano materie plastiche. Al momento questa è l’unica tecnologia “desktop”. Ovvero casalingo per utente finale non professionale. Ci sono altre tecnologie, come per esempio la sinterizzazione delle resine che sta cercando di entrare nelle nostre case. Ma sia per l’approccio più professionale che queste richiedono, sia per il forte odore che le resine emanano (per il momento), non ci sentiamo di consigliarle ad una persona che sta cercando un semplice hobby. La stampa 3D con metodo SLA o DLP (con resine) richiede un impegno maggiore, pur certamente non essendo proibitive, ne per prezzi ne per impegno necessario. Consigliamo queste tecnologie più impegnative a qualcuno che abbia già maturato l’esperienza di qualche anno con stampa in 3 d, “tradizionale”. Questa tecnica serve per stampare oggetti molto piccoli e molto definiti come la stampa 3d statuine.

Se si volesse avere una panoramica completa delle tecnologie di stampa disponibili oggi consigliamo di dare una lettura all’articolo che trovate qui sotto:

Se volete approfondire ancora l’argomento e diventare esperti sulla stampa 3D eccovi descritti 12 testi stimolanti sulla stampa 3D: https://www.italia3dprint.it/libri-sulla-stampa-3d/

Manuale Stampa 3D: Quanto è difficile stampare in tre dimensioni? Che competenze richiede?

Si tende a pensare alla stampa 3D come ad un qualcosa di astruso e complicato, adatto solamente a nerd che precorrono i tempi. In realtà non è così! La stampa 3D seppur non la più semplice delle attività è veramente “per tutti”. L’unica dote richiesta è la voglia di mettersi in gioco ed imparare cose nuove.

Ormai esistono molti marchi che vendono macchine molto economiche totalmente pre-assemblate. Saranno necessarie solo pochissime operazioni preliminari e qualche regolazione per vedere crescere gli oggetti davanti ai nostri occhi, letteralmente! Ecco che sarà facile capire cosa fare con stampante 3d!

Se comunque non credete di essere in grado e volete un’approfondimento su questo argomento vi consiglio la lettura di –

Stampante 3d tutorial : https://www.italia3dprint.it/abilita-necessarie-per-la-stampa-3d/

Manuale Stampa 3D: Dove posso comprare una stampante 3D?

La scelta della PRIMA STAMPANTE 3D è un argomento molto delicato. Il mondo della stampa 3D sta arrivando al grande pubblico, anche se non ancora con prodotti specifici, almeno con le notizie su di esso. Questo basta per accendere la curiosità delle persone che hanno una mentalità aperta e predisposizione per la tecnologia. Ad oggi infatti non esistono stampanti 3D in grado di funzionare in totale autonomia come fanno le stampanti 2D su carta. O per lo meno non esistono al prezzo che un utente curioso è disposto a “sacrificare” per una prova.

Stampante 3d quale comprare

Fino a poco tempo fa le stampanti 3d in commercio si dividevano in 2 categorie: stampanti professionali (con prezzi superiori ai 1000€.) e stampanti in Kit. Il termine Kit significa esattamente quello che sembra. Ovvero stampanti che arrivano all’utente finale smontate pezzo per pezzo. Con un minimo di manualità e seguendo istruzioni e tutorial si installano piuttosto facilmente.

Esiste però una buona fetta della popolazione che non ha tempo e voglia di imbarcarsi in montaggi a prima vista complicati. I produttori questo l’hanno capito e hanno ideato una terza categoria, le stampanti in kit pre-assemblati. Questi kit pre-assemblati offrono l’economicità delle stampanti in Kit unita alla facilità con cui usano le stampanti professionali. Così dovete decidere in base a voi: stampanti 3d quale comprare.

Dove comprare stampante 3d

Per l’acquisto possiamo rivolgerci ai soliti siti: Amazon su tutti, per l’affidabilità e velocità nelle consegne. Se però volete risparmiare qualcosa allora dovrete rivolgervi ai Grandi Magazzini cinesi.

I migliori a mio avviso sono Gearbest, che offre spedizioni esenti da dogana ad un prezzo imbattibile e Aliexpress, che ha una serie di nuovi magazzini tedeschi da cui spedisce in Italia.

Per aiutarvi nella scelta della vostra prima stampante 3D potete fare riferimento a questo articolo: PRIMA STAMPANTE 3D. Se volete farvi un’idea delle possibilità leggete le nostre recensioni che trovate qui: https://www.italia3dprint.it/recensioni-stampanti-3d/ e i migliori prezzi del momento nella nostra raccolta: https://www.italia3dprint.it/negozio-stampanti-3d/

Manuale Stampa 3D: Quanto è importante l’Area di stampa?

Se avete capito come funzionano le stampanti 3d e volete approfondire passate all’area di stampa.

L’ area di stampa è la dimensione massima dell’oggetto che fisicamente sta tra gli assi X Y Z. Più grande è l’area di stampa più è grande la stampante. Più è grande l’oggetto da stampare. Molte ore occorreranno per vederlo finito. Più è voluminosa la stampa, più materiale occorrerà per costruirla e più energia useremo.

Dopo queste ovvie considerazioni dobbiamo anche pensare che la maggior parte degli oggetti stampati devono per forza di cose avere la maggior area possibile della superficie appoggiata sul piano di stampa, per cui l’asse X e Y risultano alla fine dei conti più significativi dell’altezza pura di Z. Detto questo l’asse z è solitamente proporzionato rispetto agli altri assi. E comunque sono pochi gli oggetti affusolati che si sviluppano in altezza, solitamente solo vasi o statue.

Per approfondire l’argomento: https://www.italia3dprint.it/area/

Domande risposte: Quali materiali possono essere usati in stampa 3D?

I materiali per la stampa 3D sono la branca della stampa 3D che ha i maggiori sviluppi tecnologici. Per ogni stampante che rivoluziona il mercato ci sono almeno 5 nuovi materiali che offrono moltissime inaspettate applicazioni. Al momento il mondo delle stampanti desktop (da casa), con un investimento da hobbista permette di stampare solo materiali plastici e resine. Esistono stampanti in metallo, creta, alimentari ma al momento hanno ancora costi proibitivi.

Comunque consolatevi, abbiamo abbastanza da poter realizzare tutti i nostri desideri. Moltissimi materiali resistenti a ogni condizione ambientale, materiali che si dissolvono e altri che emulano le caratteristiche visive, tanto da sembrare cose diverse. Ci sembrerà di stampare legno, metallo e altri materiali.

Questi materiali plastici sono spiegati nel dettaglio nella prossima domanda.

Per approfondire l’argomento sui materiali stampabili: https://www.italia3dprint.it/filamenti/

Per approfondire l’argomento sui filamenti che emulano Legno, Metallo, Gesso, Vetro e altri materiali: https://www.italia3dprint.it/filamenti-che-simulano/

Domande risposte: Che differenza c’è tra i vari materiali plastici?

I materiali più comuni sono ABS, PLA, PETG e Nylon. Ma ce ne sono molti altri! Qui potete capire l’origine, come usare e preferibilmente in che applicazioni i vari materiali disponibili.

Spessissimo ci viene chiesto quale sia il materiale più adatto al contatto alimentare. Non mi sento di raccomandarne alcuno, se volete approfondire questa tematica vi rimando ad un articolo che tratta specificatamente i materiali plastici e il contatto con gli alimenti: https://www.italia3dprint.it/plastica/

ABS

È un materiale facile da estrudere; il problema principale è che durante la deposizione degli strati gli oggetti tendono a sollevarsi dal piano, questo effetto può essere ridotto riscaldando il piano a temperature sopra gli 80°C e spruzzando un velo di lacca prima di cominciare la stampa. Per la riuscita del progetto è consigliabile lavorare con una stampante chiusa. Correnti d’aria anche minime possono portare problemi al modello. Durante l’estrusione l’odore dell’ABS può essere fastidioso se si lavora in un ambiente chiuso. Si consiglia di arieggiare la stanza. Disponibile in varie colorazioni.

Proprietà: buona resistenza all’impatto; tenace; alta rigidità; buona resistenza termica; non biodegradabile; scarsa resistenza ai raggi UV. Non idoneo al contatto con gli alimenti. Non adatto alla serigrafia. Gli oggetti realizzati sono resistenti e hanno la tendenza a piegarsi quando sono sotto sforzo.

Temperatura di estrusione: da 230°C a 250°C. Temperatura del piano riscaldato: 90 °C.

PLA

È un materiale naturale derivato dall’amido di mais o dai cereali o dalla barbabietola da zucchero. Tende a cristalizzare velocemente e presenta migliori risultati se l’oggetto viene raffreddato da un flusso d’aria costante durante la stampa (come una ventola).

E’ un materiale che risente dell’umidità, deve essere sempre conservato nel suo sacchetto con all’interno il sacchettino di silice deumidificante.

Gli oggetti realizzati in PLA sono resistenti ma hanno la tendenza a scheggiarsi e a rompersi se sottoposti a urti. Disponibile in varie colorazioni lucide e opache.

Proprietà: totalmente biodegradabile; biocompatibile; assorbibile; non tossico (odora di mais). Adatto alla serigrafia. Bassa resistenza termica: si deforma già a 60°C.Temperatura di estrusione: da 190°C a 210°C. Temperatura del piano riscaldato: Piatto anche freddo con un velo di lacca.

Qui potete trovare le principali differenze tra ABS e PLA e come trattarli: https://www.italia3dprint.it/absepla/

PETG

Il PET-G è un filamento di Copoliestere trasparente. Si tratta di un filamento robusto,con un’elevata lucentezza, inodore e facile da stampare. L’alta resistenza all’impatto e il ritiro quasi nullo lo rendono un’ottima alternativa all’ABS in fatto di resistenza e al PLA per la finitura estetica. Il PET-G è un filamento idrorepellente, che non assorbe l’acqua, resistente anche a diversi acidi e sostanze alcaline. Idoneo al contatto con gli alimenti se certificato alla produzione e stampato con tutti gli accorgimenti.

Temperatura di estrusione: da 215°C a 240°C. Temperatura del piano riscaldato: 80 °C per il primo strato, poi può andare in diminuzione fino a spegnersi.

Se volete saperne di più: https://www.italia3dprint.it/petg/

NYLON

È una famiglia particolare di poliammidi sintetiche. I nylon sono usati soprattutto come fibra tessile e per produrre piccoli manufatti. Gli oggetti stampati risultano elastici e flessibili.

Proprietà: alta forza tensile; massima durevolezza. Bassissima tendenza alla delaminazione. Non idoneo al contatto con gli alimenti. Adatto alla lavastoviglie. Non sprigiona odori né fumi. Riciclabile. Facilità di lavorazione con opportuni piani di stampa ad hoc. Disponibile in più colori

Temperatura di estrusione Nylon: da 235 °C a 260°C. Temperatura del piano riscaldato: 90 °C.

Per un approfondimento: https://www.italia3dprint.it/nylon/

HIPS

Il Polistirene o HIPS è un filamento molto adatto a stampare oggetti resistenti agli urti e tutto sommato facile da stampare. Si scioglie completamente in limonene: può essere usato nel secondo estrusore della stampante come materiale per la costruzione dei supporti per oggetti complessi da stampare. Generalmente viene abbinato al filamento in ABS; dunque l’oggetto in ABS con supporti in HIPS verrà messo a bagno nel limonene e i supporti si scioglieranno senza nessun intervento manuale. I pezzi, una volta stampati, possono essere facilmente levigati, spatolati e pitturati con colori acrilici.

Proprietà: alta resistenza; buona tenacità; resistenza all’impatto; stabile in termini di prestazioni.

Temperatura di estrusione: da 220°C a 240°C. Temperatura del piano riscaldato: 90 °C.

POLICARBONATO

Il filamento policarbonato è un grande materiale per la stampa 3d a causa della sua forza. E’ il filamento ideale per la stampa di parti complesse, perché lascia pochissima “sbavatura”.

È un materiale molto forte e dall’alta resistenza alla temperatura. Ha un basso ritiro dimensionale. Non si frantuma come il plexiglas. Gli oggetti stampati avranno un aspetto rigido. Tende a piegarsi e deformarsi come la gomma dura prima di rompersi. Ha un’ alta trasparenza.

Stampa 3d policarbonato:

Temperatura di estrusione: da 260°C a 280°C. Temperatura del piano riscaldato: 110 °C.

TPU

Acronimo di Poliuretano Termoplastico ed ha notevoli proprietà, tra cui l’ elasticità, la trasparenza e la resistenza a olio, grasso e abrasioni.

Proprietà: resistenza all’abrasione, ottime prestazioni a bassa temperatura, proprietà meccaniche, come un “elastico gommoso”, resistenza al taglio, non emette vapori né odori tossici.

Temperatura di estrusione: da 240°C a 260°C. Temperatura del piano riscaldato: 80 °C.

Manuale Stampa 3D: Con che materiale dovrei iniziare la mia esperienza in stampa 3D?

Iniziare la propria esperienza gradatamente, esattamente come succede per molte altre attività è buona norma anche per la stampa 3D. In materiale con cui iniziare, per semplicità, dovrebbe essere il PLA. Molto semplice da stampare riesce a rendere ottimi risultati senza grandi accorgimenti. E’ anche il materiale ad impatto ambientale minore, quindi le vostre prove non contribuiranno a spargere plastica negli oceani. Secondo in graduatoria il PETG, con cui potrete costruire oggetti resistenti. Una volta padroneggiati questi 2 materiali sarete Maker a tutti gli effetti e potrete buttarvi su ogni tipo di materiale (tenendo un attimino ancora in disparte i materiali molto elastici, per cui servono accortezze particolari). Sarete pronti a misurarvi con l’ABS, Nylon e tutti gli altri materiali un pochino più ostici.

Manuale Stampa 3D: Dove posso acquistare i materiali (filamenti in bobine) per la stampa 3D?

I materiali di consumo per la stampante 3D FDM, (come anche molte resine per le stampanti SLA e DLP) sono acquistabili sui più famosi mercati elettronici: Amazon, Gearbest e Aliexpress.

Basta cercare Filamento 3D e vi si presenterà una vasta scelta di molti brand e molti materiali. Ci sono anche molte Società che producono filamenti di qualità “Made In Italy”. Consultate le nostre recensioni per capire che filamento fa al caso vostro: https://www.italia3dprint.it/category/recensioni-filamento/.

Ci sono anche vari materiali economici, con cui sperimentare, sulla nostra raccolta di fili, potete trovarla qui: https://www.italia3dprint.it/negozio-filamento/

Manuale Stampa 3D: Quali sono i ricambi consigliati da tenere di scorta?

Le stampanti tridimensionali per loro natura sono macchine molto precise e performanti. Vere e proprie mini macchine industriali. Chi ha esperienza con attrezzature del genere sa che a furia di lavorare possono incorrere in qualche guasto o (bene che vada) nell’usura fisiologica di qualche componente. Il mercato del 3D, soprattutto per quanto riguarda modelli economici (sotto qualche migliaio di euro) non ha centri di riparazione. Ciò significa che dobbiamo imparare a fare manutenzione e piccole riparazioni in autonomia. Tutto ciò è tutto sommato semplice. Anche grazie alle nostre guide.

I canali di acquisto dei componenti di usura sono Amazon per un invio rapido. Gearbest e Aliexpress dove per pochi spicci si ha tutto il necessario ma con tempi di arrivo più lunghi. Un buon compromesso è acquistare qualche ricambio a pochi euro, da tenere di riserva ed usare quando necessario.

I ricambi che prima o poi ci saranno utili sono:

Ugelli 0.4mm se vogliamo possiamo prenderli anche di misure maggiori o minori a seconda delle nostre esigenze, più saranno piccoli (0.3 – 0.2) più potremmo stampare oggetti ricchi di dettagli, a discapito della velocità di stampa.

Elementi riscaldanti o gruppi completi

Cinghie di trasmissione

Troverete un elenco completo dei ricambi che potrebbero servirvi nella raccolta di Italia 3D Print a questo indirizzo: https://www.italia3dprint.it/negozio-ricambi/.

Manuale Stampa 3D: Quali atrezzi servono per intervenire sulla stampante 3D?

Come detto prima non esistono tutt’oggi molti centri che riparino, a prezzi competitivi le stampanti 3D. Quindi la via più economica e veloce è intervenire personalmente sulla macchina. Per fare questo è inevitabile avere gli strumenti necessari. Ma quali e quanti strumenti dobbiamo avere?

In verità si riesce a fare moltissimo anche solo con un attrezzatura basilare, che comprende un set di brugole, qualche cacciavite e chiavi inglesi da 6 a 10. In tutto questa attrezzatura potrebbe costarvi una ventina di euro, se non l’avete già in casa.

Se volete verificare tutta la attrezzatura, per poter fare qualsiasi tipo di riparazione e regolazione allora potete trovare qui sotto una raccolta di tutti gli utensili possibili tra cui scegliere. L’unico utensile che dovrete procurarvi assolutamente e non potete non avere nella vostra officina è un Nozzle Cleaner. Un disotturatore per ugelli della stampante 3d.

Se volete approfondire l’argomento potete leggere anche questo articolo: https://www.italia3dprint.it/utensili/

Manuale Stampa 3D: Dove trovo i modelli da stampare?

Iniziando con la stampa 3D potreste avere l’impressione che non utilizzerete mai la macchina, perchè dovrete progettarvi gli oggetti e magari non siete in grado di disegnare oggetti tridimensionali. Nulla di così complicato! Fortunatamente esistono dei veri e propri magazzini di modelli tridimensionali, molti dei quali completamente gratuiti da cui potremmo prelevare i modelli che ci interessano.

Questi siti hanno moltissimi disegni a disposizione, alcuni anche qualche milione, progettati e condivisi per la community e risponde alla domanda: cosa stampare in 3d?

Le principali fonti di approvvigionamento per il download dei file da stampare sono:

(vero e proprio motore di ricerca per files STL)

Cosa fare con la stampante 3d

Ce ne sono anche altri, alcuni con modelli a pagamento in cui potrete acquistare, o in alternativa vendere i vostri modelli.

Se volete approfondire e scoprire tutti i siti in cui si possono trovare i modelli: https://www.italia3dprint.it/magazzini3d/

Manuale Stampa 3D: Esiste un programma semplice e gratuito con cui creare i miei disegni personalizzati?

Se acquistate la stampante 3D per dare forma alle vostre fantasie, progettando e creando i vostri oggetti unici fate molto bene! E’ possibile utilizzare i più famosi software di disegno per realizzare i modelli tridimensionali. Se volete saperne di più vi consiglio di approfondire qui: https://www.italia3dprint.it/category/modellazione/. Troverete i più famosi sofware di disegno recensiti in relazione alla stampa 3D.

Se non avete una preparazione tecnica in disegno tridimensionale potete comunque crearvi alcuni modelli unici e semplici. Tramite un’applicazione web (quindi da browser) di nome Thinkercad il disegno 3D si fa “per tutti”! Ed avrete anche voi le vostre piccole soddisfazioni, pur non avendo mai disegnato su PC. Se volete approfondire trovate la descrizione del sofware qui: https://www.italia3dprint.it/tinkercad/.

Guida per muovere i primi passi e iniziare a creare: https://www.italia3dprint.it/guida-tinkercad/

Manuale Stampa 3D: Come si converte un file .stl per avere un .gcode per la stampante?

Ricordo distintamente che quando iniziai con la stampa 3D questa parte era la più nebulosa per me. Non capivo i vari passaggi, e bisogna ammettere che non è semplice da capire il processo fin che non ci si trova a farlo.

Una volta scaricato il file .stl (progettato o scaricato dai magazzini indicati prima) dobbiamo necessariamente convertirlo in istruzioni utili alla stampante 3D. In questo dobbiamo necessariamente “passarlo” attraverso un programma chiamato slicer, il quale non farà altro che dare tutte le istruzioni alla stampante su temperature, movimenti, estrusioni, ritrazioni, strati (Slicing). Lo slicing è una di quelle fasi della stampa 3d che non si comprendono appieno fino a che non le si provano materialmente o vengono spiegate accuratamente, e questo proverò a fare.

Slicer

Slice tradotto dall’inglese significa “affettare”, ma non vi preoccupate non correrete il rischio di tagliarvi! Infatti nella fase di slicing, il modello a tre dimensioni, in formato *.stl viene diviso in mini fettine orizzontali (anche più sottili del prosciutto).

Stampando con il metodo FDM (Fused deposition – Deposizione di materiale fuso) la stampante fonde la plastica, normalmente in bobina, e la deposita strato su strato sul piatto di stampa.

Quindi avremo un primo strato che sarà l’equivalente delle nostre fondamenta (in gergo il primo layer) e via via gli seguiranno tutti gli altri strati uno sull’altro.

Questa serie di fette, che, una sull’altra compongono l’intero modello, determinano anche i movimenti e la quantità di plastica che la stampante deve lasciare sul piatto. Il susseguirsi strato su strato della deposizione di materiale e la conseguente creazione di un oggetto è la vera e propria stampa 3D.

Per rendere più chiaro questo concetto allego qualche foto che vi permetterà di capirne il principio.

Guide per ogni argomento!

Abbiamo a disposizione alcune alternative completamente gratuite come CURA – REPETIER HOST – SLIC3R o a pagamento come SIMPLIFY3D. Fanno tutti lo stesso lavoro ma con opzioni in più o in meno quindi non resta che sceglierne uno e iniziare. Qui potete trovare una recensione dei vari slicer: https://www.italia3dprint.it/slicer/.

Per gli utenti di Italia 3D Print ho preparato qualche guida, a puntate sui 2 slicer più utilizzati: Cura e Simplify 3D. Queste guide sono molto apprezzate dal popolo del Web, poichè vi guideranno passo passo fino a diventare pienamente possessori del software. La guida di Cura è divisa in 4 articoli, Simplify 3D in 3 articoli.

Guida CURA: https://www.italia3dprint.it/guidacura1/

Guida Simplify 3D: https://www.italia3dprint.it/guida-simplify-3d/

Manuale di stampa 3D: per chi ha comprato la stampante ed è alle prese con il primo avvio

Per rimanere costantemente aggiornati sulle novità della Stampa 3D, sulle nostre nuove guide, le recensioni di macchine e materiali e molto altro seguite la Pagina Facebook di ITALIA 3D PRINT!

Domande risposte: Che tipo di superficie dovrei mettere sul piano di stampa?

L’evoluzione della stampa 3D degli ultimi anni ha riguardato anche il piano di stampa. Un piano su cui stampare deve garantire una buona adesione degli oggetti e deve essere estraibile dopo un tot di stampe. Il bed viene sporcato e se è estraibile e di facile pulizia è sicuramente un valore aggiunto. La versione più economica è un vetro tagliato di misura e fissato con alcune mollettine al bed, con l’aggiunta di un piccolo strato di lacca per capelli per aumentare l’adesione. E’ stata provata con successo la lacca Splend’Or reperibile online o in qualsiasi supermercato.

Se puntiamo a qualcosa di meno economico ma più professionale abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta, ci sono piani in Pei da incollare sul piano originale, o Build Tak, o ancora il piano Anycubic (Ultrabase) che pare essere una delle scelte più performanti, e altre ancora.

Se volete documentarvi più a fondo sull’argomento: https://www.italia3dprint.it/migliore-piano-di-stampa/

Manuale Stampa 3D: Come livello il piano (Bed) di stampa?

Ecco quello che possiamo definire in assoluto la bestia nera di tutti i neofiti della stampa 3D! Livellare il piatto di stampa per molti è un incubo per altri una passeggiata, per altri ancora una cosa da non fare in quanto hanno montato un sensore che svolge questo ingrato compito al loro posto (anche se almeno una volta dopo il primo montaggio hanno dovuto affrontare il problema).

Livellare il piano almeno nella maggior parte delle stampanti, è un’oprazione semplice se eseguita con calma e perizia. Ora vi descrivo i vari passaggi, ovviamente se sentirete dieci campane suoneranno tutte in maniera diversa. Il livellamento del piano di stampa è un lavoro che periodicamente va ripristinato. Quindi una volta livellato la prima stampa (dopo il cubo di calibrazione) dovrebbero essere i pomelli per il movimento del piatto di stampa: ne esistono molti e molto diversi, in base alla vostra macchina. Qui vi propongo i più diffusi.

Se i vostri non sono presenti sicuramente potrete trovarli su Thingiverse: – – –

Le stampanti di nuova generazione hanno già dei pomelli facilmente manovrabili, quindi potete saltare il passaggio di qui sopra.

Portiamo il serraggio delle quattro viti del piatto ad essere quasi completamente serrate. E regoliamo l’END-STOP SWITCH in modo che dando il comando HOME l’ugello (NOZZLE) si trovi a circa 1mm dal piano, vetro compreso. A questo punto con l’aiuto di un normalissimo foglio di carta A4 andiamo ad avvicinare il piano all’ugello tramite li pomelli posti in basso sino ad arrivare ad una distanza di 0.2mm, che altro non è lo spessore del foglio. Infatti facendolo passare tra il vetro e il nozzle dovrà strusciare passandoci a malapena, ottenendo il seguente risultato.

Avere i pomelli nella parte bassa ci permette inoltre di poter regolare “al volo” il piano se durante la stampa del primo strato notiamo delle imperfezioni.

Se volete approfondire l’argomento: https://www.italia3dprint.it/livellare

Manuale Stampa 3D: Quali sono i passi necessari da compiere prima di avviare la mia stampante per la prima volta?

La stampante 3D, per quando ormai resa Desktop e “da casa” rimane una macchina a stampo industriale. Come tale necessita di un vero e proprio collaudo. Non abbiamo bisogno di chiamare vari Ingegneri, è una cosa che possiamo fare da noi. Ma necessariamente vanno seguite alcune accortezze.

I passi necessari sono 4 e se avete seguito per ordine le domande sarete già all’80% del lavoro:

Collegare la stampante al PC (spiegato nella prossima domanda). Avere la macchina collegata al PC fa in modo di darci la possibilità di cambiare Firmware, o anche solo qualche impostazione e comandare la stampante da PC. Livellare il piano di stampa (vedi sopra) Impostare lo Slicer (vedi sopra) Reperire modelli da stampare (vedi sopra)

Tutorial stampa 3d

Per approfondire: https://www.italia3dprint.it/primoavvio/

In questa raccolta troverete anche le domande più comuni che potete porvi durante l’avvio della stampante: https://www.italia3dprint.it/faq/

Domande risposte: Come collego la stampante al PC?

Collegare la stampante al PC è una di quelle attività che, anche se non nell’immediato, comunque deve essere fatto. E’ una procedura che per molti versi può sembrare complicata. In realtà basta seguire due semplicissimi step per portare a termine anche questa attività.

Ecco come usare stampante 3d:

Una guida spiega come farlo in dettaglio, eccola: https://www.italia3dprint.it/stampantepc/

Domande risposte: Come mai il primo strato (Layer) delle mie stampe è irregolare? O non aderisce al piano?

Il Primo Layer è un po’ come le fondamenta di una casa. E’ una parte fondamentale per arrivare ad avere una casa sicura, o nel nostro caso una buona stampa!

I problemi con il primo layer risiedono principalmente nella calibrazione approssimativa del piano di stampa. Infatti se l’ugello si trova troppo vicino al piano avremo una stampa con un primo layer molto sottile o inesistente e comunque irregolare. Se al contrario è troppo lontano avremo il risultato opposto con il filamento fuso non ben aderente al piano.

In questa guida viene spiegato nel dettaglio il primo layer: come si usa una stampante 3d

Domande risposte: Come posso pulire l’ugello (Nozzle) in caso di otturazione?

Quando ho presentato gli attrezzi per la manutenzione della stampante 3D ho consigliato l’acquisto di appositi Nozzle Cleaner. Questi sono speciali aghi, che esistono di diverse dimensioni in base al diametro dell’ugello che so occupano di disotturarlo.

Il procedimento è estremamente semplice:

scalda l’estrusore alla massima temperatura possibile (tipicamente 250°)

infila il cleaner facendolo scorrere avanti e indietro.

spingrere il filamento manualmente fino a vederlo uscire.

se non esce o esce con difficoltà si deve procedere a ripetere l’operazione varie volte

C’è qualche caso, più complesso in cui il filamento brucia e lascia residui all’interno che non possono essere rimossi. Si dovrà estrarre l’ugello e pulirlo approfonditamente. La pulizia profonda comporta l’esporre l’ugello ad una fiamma blu (quindi che rilascia poco fumo) e far colare il materiale con l’aiuto sempre dei nozzle cleaner. Una volta pulito bene si deve preparare un dito di soda caustica all’interno di un contenitore di vetro e far passare almeno una notte in soda all’ugello.

Per maggiori dettagli vi rimando alla guida specifica: https://www.italia3dprint.it/estrusore-otturato/

Domande risposte: Cosa sono Skirt, Brim e Raft? Come posso impostarli?

In gergo vengono definiti helper, ovvero aiutanti di stampa, ognuno con una funzione specifica.

Possiamo iniziare con il semplice Skirt, un contorno che circonda l’intero modello. Non è a contatto e non influisce in nessun modo sulla stampa. Lo scopo di questa funzione è innescare il filamento e avere la certezza che esca il materiale all’inizio delle stampe 3 d.

Il Brim altro non è che uno Skirt attaccato ai bordi del modello. Si usa quest’impostazione per aiutare l’adesione, quando vogliamo diminuire le possibilità di warping e quando siamo in presenza di un modello che tocca il piatto con poca superficie.

Chiudiamo la nostra rassegna con il Raft, dall’inglese zattera, che è un reticolo orizzontale di filamenti che verrà a formarsi sotto il nostro modello. Fondamentalmente il modello poggerà su questa parte stampata anzichè direttamente sulla superficie di stampa. Queste zattere vengono utilizzate principalmente con materiali sensibili al warping (ABS/Nylon/speciali) per favorire l’aderenza al letto.

Se volete approfondire l’argomento o sapere come impostare questi helper: https://www.italia3dprint.it/skirt-brim-raft/

Domande risposte: Perchè si stampano i supporti? Come devo regolarli?

Per sua natura la stampa 3D a deposizione di filamento mette uno sull’altro vari strati e così facendo forma gli oggetti. Ma per oggetti particolari? Figure che hanno parti non appoggiate al piano? Non si può depositare materiale nell’aria! E’ a questo che servono i supporti. Un appoggio per tutte quelle parti “sospese in aria”. Quindi una costruzione artificiale che serve da supporto.

Tutti gli slicer hanno un’opzione per individuare e costruire i supporti automaticamente dove sono necessari. Anche se questo lavoro è svolto più o meno bene in base a quale si usa.

Come funzionano i supporti: https://www.italia3dprint.it/supporti-nella-stampa-3d/

Domande risposte: Come regolare i valori di ritrazione?

L’opzione di retrarre il filamento è stata introdotta nella stampa 3D per eliminare, o per lo meno arginare, il problema dello stringing . Questo si manifesta con la produzione di fili nello spostamento tra 2 punti della stampa dove l’ugello compie un “salto nel vuoto”.

Il materiale sciolto continua a colare, anche pressato dal peso del materiale sovrastante. Nello spostamento vengono formati questi microfili che hanno tutta l’impressione di essere una ragnatela.

La ritrazione si può regolare per velocità di movimento e quantità di movimento. Non esistono valori assoluti validi per ogni macchina. Ogni stampante, in base alla configurazione dell’estrusore avrà propri valori. Anche in base al materiale in uso. Alcuni materiali, come ad esempio il PETG avranno bisogno di valori più spinti, altri, come il PLA non avranno problemi anche con valori minimi. Stampando altri materiali come i filamenti elastici o gommosi la ritrazione dovrà essere spenta del tutto, o creerà dei problemi.

Nel caso di estrusori Bowden consiglio di impostare una distanza di ritrazione di 6,5 mm, mentre per estrusori diretti sono sufficienti 3 o 4 mm. Un valore di velocità di 25 mm/sec è una buona base di partenza per ogni materiale usato, fino ad arrivare ad un massimo di 45 mm/sec.

Per approfondire l’argomento: https://www.italia3dprint.it/guida-ritrazione-utilita-impostazioni/

Manuale di stampa 3D: per chi ha provato a stampare e incontra qualche problema o vuole approfondire

Per rimanere costantemente aggiornati sulle novità della Stampa 3D, sulle nostre nuove guide, le recensioni di macchine e materiali e molto altro seguite la Pagina Facebook di ITALIA 3D PRINT!

Domande risposte: Quali problemi posso incontrare stampando in 3D e come li risolvo?

Stampando in 3D potrebbero presentarsi alcuni tipici problemi, dati da una serie ampia di casistiche. Fortunatamente sono tutti facilmente identificabili e in gergo hanno nomi inglesi. I più comuni sono: Warping, Stringing, Elephant foot, Wobble, Overheating, Ringing, ecc... Per prima cosa non lasciatevi spaventare dai paroloni. Il Blog www.Italia3DPrint.it ha un’apposita sezione, con fotografie e quant’altro, utile al riconoscimento e risoluzione di ogni problema che può capitarvi stampando in 3D.

Eccovi il link! https://www.italia3dprint.it/category/problemi-comuni/

Domande risposte: La temperatura dell’estrusore o del piatto non sale o sale troppo o si ferma ad una temperatura sbagliata?

Questo è un problema in cui si può incorrere se si monta personalmente la propria macchina, commettendo qualche piccolo errore. Oppure se si presenta qualche componente rotto, oppure ancora se modifichiamo qualcosa nello status della macchina, come ad esempio aggiungere una ventola layer (che raffredda il materiale).

I montaggi errati o gli eventuali guasti si risolvono tramite la rocollocazione/sostituzione del motivo del mancato funzionamento. Discorso diverso se sostituiamo o cambiamo qualcosa noi. I cambiamenti, seppur migliorativi, possono portare la macchina a non funzionare più con le stesse modalità di prima. Quando siamo in questa situazione la scelta migliore è quella di effettuare una regolazione del PID. Questa procedura ottimizza il funzionamento della stampante con i nuovi parametri.

Per approfondire una guida dettagliata: https://www.italia3dprint.it/pid/

Domande risposte: Come riprendo una stampa interrotta da black-out?

La stampante pur essendo fornita di un’elettronica piuttosto complessa non ha un vero e proprio cervello, sta di fatto che di suo non capisce quello che le succede. Segue una serie di punti in cui deposita materiale o transita, ma non sa cosa sta costruendo. Allo stesso modo se manca il filamento non riesce a rendersene conto, così come non si ricorda dove è arrivata se per caso manca l’energia elettrica.

Questo è stato da subito individuato come una criticità dai produttori di stampanti, che si sono messi all’opera e hanno implementato per alcuni degli ultimi modelli dei sensori per il filamento e la ripresa dopo il black out. Ma se la stampante ne è sprovvista? Beh dobbiamo farcelo noi! Se però l’aggiunta del sensore dei filamento può essere difficile per un neofita, poichè comprende modifiche al firmware non intuitive, la parte che protegge da black-out è semplicissima. Il Black out è anche più pericoloso perchè possiamo calcolare quando la macchina finirà il filamento, ma la mancanza di energia elettrica non è altrettanto prevedibile.

Resumer 3D: il salva stampe

Per questo motivo è stato ideato un Resumer 3D che memorizza i vari passaggi dell’ugello e in caso di spegnimento improvviso è in gradi di riprendere da dove si è interrotta, e anche apportare qualche modifica migliorativa.

Per approfondire: https://www.italia3dprint.it/resumer-3d/

Domande risposte: Perchè le misure effettive del pezzo stampato non coincidono con quelle originali?

Normalmente le stampanti escono dalla casa con un’accuratezza accettabile, nell’ordine di 1 o 2 decimi di millimetro. Se però dobbiamo stampare parti meccaniche, o con incastri per oggetti reali questa accuratezza potrebbe non bastare! Come fare quindi per aumentarla?

Oppure potremmo trovarci dinnanzi a macchine che hanno misure del tutto errate, come fare per aggiustarle?

La risposta a queste 2 domande è la stessa, e si realizza attraverso un semplice procedimento. Per comodità e praticità non scrivo tutto il procedimento qui, ma vi lascio il link alla guida che lo spiega nel dettaglio: https://www.italia3dprint.it/accuratezza/

Se volete approfondire argomenti come Accuratezza, risoluzione, ripetibilità: https://www.italia3dprint.it/accuratezza-risoluzione/

Domande risposte: Come posso regolare la quantità di filamento estruso?

La quantità di filamento estruso dalla macchina è una delle variabili che possono trasformare un’ottima stampa in un obrobrio. Senza contare il fatto che può compromettere la resistenza meccanica degli oggetti. Fortunatamente la verifica e regolazione di questo parametro si svolge con una modalità simile a quanto già spiegato qui sopra per quanto riguarda l’accuratezza dimensionale.

Come stampare in 3d

Si tratta solo di una semplice equazione e qualche settaggio. Anche in questo caso vi lascio il link ad un articolo che spiega nel dettaglio il procedimento da compiere, passo passo.

Procedmento: https://www.italia3dprint.it/quantitafilo/

Domande risposte: Il modello stampato presenta errori durante la stampa, come lo riparo?

Può capitare che un modello abbia al suo interno qualche errore. La natura dei files per la stampa 3D, gli STL, è molto complessa. Sono una serie di triangoli che vanno a comporre le Mesh, che rappresentano proprio il nostro modello. Quando ci troviamo difronte a errori, che possono essere triangoli non chiusi,ecc è molto difficile intervenire sul file, data la loro peculiare complessità.

Niente paura, esiste un software che corregge i modelli al posto nostro e li rende stampabili! Il procedimento, come ogni altra nostra guida è passo passo, estremamente semplice e gratuito.

Stampante 3d cosa fare per riparare i file

Ecco la GUIDA di riparazione modelli con Meshmixer: https://www.italia3dprint.it/ripararemesh/

Se volte approfondire il discorso mesh: https://www.italia3dprint.it/cose-una-mesh/

Se volete sapere quali altri formati potete adoperare per la stampa 3D: https://www.italia3dprint.it/guidaformati-dei-files-delle-mesh/

Come posso ridurre o contenere la deformazione nelle stampe?

E’ risaputo che qualche materiale (ABS, Nylon, ecc) della stampa 3D se non opportunamente trattato tende a portare deformazioni in fase di raffreddamento dopo la stampa. Ci sono alcuni accorgimenti da adottare per eliminare, o almeno ridurre queste deformazioni. In linea di principio si tratta di Warping (gli angoli del modello che si alzano) e delaminazione dei vari strati.

Accorgimenti:

Maggiore temperatura dell’ugello, 10° o 20° gradi in più del necessario

Maggiore temperatura del piano di stampa, anche sopra i 100° se possibile

Ridurre il riempimento, visto che è materiale che tenderà a restringersi

Aggiungere Brim e Raft

Chiudere la stampante attraverso un box di contenimento

Per approfondire l’argomento: https://www.italia3dprint.it/deformazione/

Il piatto è livellato ma l’ugello è troppo vicino/lontano dal piatto, posso spostarlo senza rifare tutto (offset)?

Avete passato un’ora a livellare il piano al centesimo di millimetro e vi accorgete stampando che: si! E’ livellato! Ma in stampa è troppo vicino o lontano dal piatto? Avete il terrore di dover ricominciare tutto da capo? Niente paura! Esiste un comando che vi può venire in soccorso!

Si chiama Offset e serve appunto ad alzare o abbassare l’ugello dal piatto di una misura nota.

Esistono diversi metodi per regolare l’offset, memorizzandolo in EEPROM, mettendolo nello script iniziale dello slicer, o impostandolo da firmware. Si imposta con il comando M851 Z(valore da dare). Es. M851 Z-0,8 , per abbassare l’ugello di 0,8 mm.

La guida completa: https://www.italia3dprint.it/z-offset/

Quali sono gli upgrade da avere sulla stampante 3D?

La risposta a questa domanda potrebbe portare alla scrittura di un intero libro. Vi basti sapere che ogni componente della macchina può essere sostituito con uno più performante.

Per rimanere però con i piedi per terra diciamo che le parti che offrono più benefici da un upgrade sono:

Elettrica: con una serie di benefici per la sicurezza, descritta nel dettaglio alla prossima domanda

Elettronica: con cui si può aggiungere precisione e rendere le macchine più silenziose – Ecco come installare i driver più performanti: https://www.italia3dprint.it/tmc-2130/

Movimentazione: Sostituendo le movimentazioni degli assi con guide lineari, o altre parti meccaniche con rettifiche migliori.

Estrusione: tramite la sostituzione del blocco estrusore con uno più performante.

Nel blog abbiamo creato una selezione di prodotti nella sezione chiamata NEGOZIO. Anche se si tratta solo di una raccolta di prodotti di ricambio ed Upgrade.

E’ anche presente un’apposita sezione UPGRADE dove vengono presentati i vari upgrade che si possono apportate alle macchine come: sonde di livello, superfici di stampa, ecc.

Sezioni dedicate ad upgrade: https://www.italia3dprint.it/category/upgrade/— https://www.italia3dprint.it/negozio-ricambi/

Quali sono gli accorgimenti elettrici da avere sulle stampanti 3D in generale? In una stampante 3D ci sono in ballo tensione a 220V e correnti di 20-30A quindi non è il caso di essere superficiali. La prima cosa da avere e in caso di assenza è un MOSFET.

Questo dispositivo altro non fa che prendersi carico di accendere e spengere su comando della scheda madre il piatto riscaldato (HOT-BED). E’ possibile installarne uno anche per l’estrusore (HOT-END), ma essendo poco potente non è assolutamente necessario. Questo serve per evitare che l’alta corrente necessaria non sia direttamente sui morsetti della scheda madre che alla lunga cederebbero a fusione e sfiammature pericolosissime. Il montaggio è semplice e potete trovarlo in questa guida: https://www.italia3dprint.it/installare-un-mosfet/ Personalmente preferisco eliminare le eventuali catene portacavi, poichè alla lunga rovinano i cavi e possono portare a guasti dalla difficile identificazione. Alcune stampanti sono sprovviste di interruttore per l’accensione e spegnimento. Ovviamente è caldamente consigliato, in caso di mancanza. Molto importante è la presenza di una adeguata ventola a raffreddare l’alimentatore e possibilmente la scheda madre e i driver. Questi ultimi dovrebbero anche essere muniti di apposito dissipatore. Il manuale stampa 3d finisce qui, spero che questa serie di domande risposte possa essere stata una lettura stimolante!

Avete altre domande che non sono presenti in questa lista? Ponetele nei commenti!!! Per rimanere costantemente aggiornati sulle novità della Stampa 3D, sulle nostre nuove guide, le recensioni di macchine e materiali e molto altro seguite la Pagina Facebook di ITALIA 3D PRINT!

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